venerdì 17 dicembre 2010

LA DISTILLAZIONE

La distillazione è un processo artificiale che si basa sulla constatazione che :

-Bollendo
-Evaporando
-Ricondensando

otterremo alla fine una percentuale maggiore di alcol rispetto all'inizio

SCOPI FONDAMENTALI

Concentrare l'alcol nel fermentato (5-7-gradi) o nel vino stesso per portarlo ad una gradazione compresa tra i 65 e i 96 gradi

Fare una scelta tra molecole pregiate e non, cioè fare una rettifica atta ad ottenere un prodotto di qualità.

nella distillazione una delle operazioni fondamentali è la separazione delle molecole bassobollenti e altobollenti dal cuore

Esistono molte tipologie di alambicchi, vediamo i due principali:



ALAMBICCO DISCONTINUO:

Di questo alambicco ne esistono diverse varianti nella forma e nel funzionamento, ma per tutti vale una regola:
si può distillare una volta poi andrà svuotato e ripulito prima di poter procedere ad un'altra distillazione, considerate che per creare un distillato nobile si necessita di almeno due distillazioni,
con la prima avremo un prodotto intermedio, con la seconda otterremo spesso il prodotto finito.
l'alambicco discontinuo è composto da quattro parti:
la caldaia, il capitello o deflammatore, il collo di cigno ovvero il punto di non ritorno dei vapori che una volta condensati formeranno il nostro distillato e la serpentina di raffreddamento, indispensabile per far si che i vapori si condensino
ALMBICCO CONTINUO:

Fu inventato nel 1831 da Aneas Coffey,
in pratica questo strumento permetteva con un solo passaggio di compiere tutte le distillazioni necessarie, esso è composto da due colonne collegate, grazie a piatti con diverse temperature si riuscì a distillare e separare teste cuore e code senza mai interrompere il processo,l'alambicco continuo abbatté i costi e i tempi dando il via all'attuale era industriale.
unica nota dolente fu che il prodotto finito era a livello qualitativo di natura inferiore rispetto alla produzione fatta con alambicco discontinuo

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